"[...] nel periodo romantico della lotta, dello Sturm und Drang popolare, tutto l’interesse si appunta sulle armi più immediate, sui problemi di tattica, in politica e sui minori problemi culturali nel campo filosofico. Ma dal momento in cui un gruppo subalterno diventa realmente autonomo ed egemone suscitando un nuovo tipo di Stato, nasce concretamente l’esigenza di costruire un nuovo ordine intellettuale e morale, cioè un nuovo tipo di società e quindi l’esigenza di elaborare i concetti più universali, le armi ideologiche più raffinate e decisive. [...] Si può così porre la lotta per una cultura superiore autonoma; la parte positiva della lotta che si manifesta in forma negativa e polemica con gli a‑ privativi e gli anti‑ (anticlericalismo, ateismo, ecc.). Si dà una forma moderna e attuale all’umanesimo laico tradizionale che deve essere la base etica del nuovo tipo di Stato." (Antonio Gramsci, Q 11, nota 70)

domenica 21 dicembre 2014

STUDIARE GRAMSCI. FAR RINASCERE GRAMSCI

"Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, ma, alla fine, paga" (Antonio Gramsci).
Gramsci che rinasce non è né vuol essere celebrazione né lettura particolare del pensiero di Gramsci, ma guida all'insegnamento teorico-pratico della vitalità creatrice di un pensiero rivoluzionario che diventa forza pratica che trasforma l'ordine di cose presente
Gramsci ha dato un contributo universale alla concezione comunista del mondo, ma comprendere, oggi, oltre ogni sterile celebrazione, la concretezza del suo pensiero rivoluzionario significa comprendere che esso ha un’applicazione particolare a seconda delle condizioni particolari della lotta di classe, le sue forme, i suoi risultati. In primo luogo per le condizioni particolari dei paesi imperialisti e quelle dei paesi oppressi o semicoloniali. Rendere efficace e utile il contributo di Gramsci, riprenderne e portarne a compimento l'opera da lui intrapresa, significa, dunque, conoscere e partire da queste diversità, al fine di cogliere l’universalità del suo pensiero e poter, così, declinarlo adeguatamente nelle specificità dei diversi contesti.
Perchè la Rivoluzione non scoppia se non la si costruisce. Né si copia.

Nessun commento:

Posta un commento