"[...] nel periodo romantico della lotta, dello Sturm und Drang popolare, tutto l’interesse si appunta sulle armi più immediate, sui problemi di tattica, in politica e sui minori problemi culturali nel campo filosofico. Ma dal momento in cui un gruppo subalterno diventa realmente autonomo ed egemone suscitando un nuovo tipo di Stato, nasce concretamente l’esigenza di costruire un nuovo ordine intellettuale e morale, cioè un nuovo tipo di società e quindi l’esigenza di elaborare i concetti più universali, le armi ideologiche più raffinate e decisive. [...] Si può così porre la lotta per una cultura superiore autonoma; la parte positiva della lotta che si manifesta in forma negativa e polemica con gli a‑ privativi e gli anti‑ (anticlericalismo, ateismo, ecc.). Si dà una forma moderna e attuale all’umanesimo laico tradizionale che deve essere la base etica del nuovo tipo di Stato." (Antonio Gramsci, Q 11, nota 70)

giovedì 5 gennaio 2017

DA DOVE NASCE IL LEGALITARISMO?


IL LEGALITARISMO NASCE DALL’ESSERE PRINCIPALMENTE “CONTRO” (CONTRO IL CAPITALISMO, CONTRO IL FASCISMO, CONTRO I PADRONI, ECC.) ANZICHÉ ESSERE PRINCIPALMENTE “PER” (PER IL GOVERNO DI BLOCCO POPOLARE, PER IL SOCIALISMO). CHI È PRINCIPALMENTE “CONTRO” NON GIOCA D’ATTACCO CON LA BORGHESIA: È “CONTRO” IL SUO POTERE, LE SUE MALEFATTE E LOTTA CONTRO DI ESSE, REAGISCE ALLE SUE INIZIATIVE, NEI CASI PEGGIORI SI LAMENTA E DEPLORA (…), MA NON È “PER” STRAPPARE IL POTERE DALLE SUE MANI E INSTAURARE IL SOCIALISMO.” 
(LA VOCE DEL (NUOVO)PCI, N. 31, MARZO 2009, P. 37)

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