"[...] nel periodo romantico della lotta, dello Sturm und Drang popolare, tutto l’interesse si appunta sulle armi più immediate, sui problemi di tattica, in politica e sui minori problemi culturali nel campo filosofico. Ma dal momento in cui un gruppo subalterno diventa realmente autonomo ed egemone suscitando un nuovo tipo di Stato, nasce concretamente l’esigenza di costruire un nuovo ordine intellettuale e morale, cioè un nuovo tipo di società e quindi l’esigenza di elaborare i concetti più universali, le armi ideologiche più raffinate e decisive. [...] Si può così porre la lotta per una cultura superiore autonoma; la parte positiva della lotta che si manifesta in forma negativa e polemica con gli a‑ privativi e gli anti‑ (anticlericalismo, ateismo, ecc.). Si dà una forma moderna e attuale all’umanesimo laico tradizionale che deve essere la base etica del nuovo tipo di Stato." (Antonio Gramsci, Q 11, nota 70)

lunedì 23 gennaio 2017

SOLIDARIETA’ CON LA REPUBBLICA BOLIVARIANA DEL VENEZUELA


Son parecchi quelli che hanno seguito le comunicazioni di questo sito nell’ultimo mese. Tra i temi trattati, c’è quello della solidarietà con la Repubblica Bolivariana del Venezuela. Alcuni di voi che leggete magari avete letto tutti i documenti sulla materia, e in particolare una comunicazione inoltrata il 21 dicembre dal sito Contropiano, riguardo al quale questa Commissione Gramsci ha espresso una posizione fortemente critica (vedi http://rinascitadigramsci.blogspot.it/2017/01/considerazioni-della-commissione_1.html). Sulla materia è interessante la presa di posizione del nodo campano della Rete di Solidarietà con la Rivoluzione Bolivariana “CaracasChiAma”, soggetto che ha avuto un ruolo importante nella preparazione di cinque iniziative di solidarietà in più parti d’Italia, e che si sta dando da fare per preparare la sesta. Pubblichiamo il documento per promuovere la continuazione e l’elevazione della solidarietà con la Rivoluzione Bolivariana del Venezuela, che è una delle espressioni più alte (forse la più alta) dell’internazionalismo proletario nel nostro paese in questa epoca.

Commissione Gramsci del P.CARC





Il nodo napoletano e campano della Rete di Solidarietà con la Rivoluzione Bolivariana "Caracas ChiAma", riunitosi presso i locali della Camera Popolare del Lavoro dell'Ex-OPG, ribadisce l'opportunità della scelta di Napoli come città sede del relativo Sesto Incontro Italiano in continuità con quanto sinora affermato e reitera e si augura al contempo che si possa tenere quanto prima un incontro con il compagno ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela in Italia, Julián Isaías Rodríguez Díaz per avere la possibilità di approfondire direttamente quanto da lui proposto, come già richiesto dalla Rete "Caracas ChiAma" nazionale.

La città di Napoli, e quanto si muove intorno ad essa, esprime quanto di più avanzato nell'ambito dei movimenti sociali, operai e popolari, per questo continuiamo a ritenere che la Rete "Caracas ChiAma" debba ripartire dal punto più alto raggiunto sinora. Ci troviamo davanti a una fase fisiologica che gli organismi attraversano e in cui non bisogna avere paura di cavalcare la trasformazione verso il nuovo, e il nuovo non solo può nascere ma sta già nascendo, come ci insegnano Chávez ed anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, secondo il quale la Rivoluzione è in atto e lui al nuovo che nasce dice che vuole dare il suo contributo, affermando che c’è bisogno di una nuova liberazione nazionale, e di un governo autenticamente popolare che non solo difenda la Costituzione ma che la attui pure nelle sue parti progressiste. Quella stessa Costituzione Italiana che afferma nel suo primo articolo che la sovranità appartiene al popolo - una sovranità che stiamo già praticando - e che pur non essendo per certi aspetti tanto avanzata come quella venezuelana, di quest’ultima ne è stata per diversi articoli ispirazione. Al centro di questo processo però ci sono le esperienze migliori che si muovono sul territorio, che vanno sostenute ed amplificate, come il comitato operaio di Mimmo Mignano della FCA, come le decine di organismi popolari e territoriali che a Napoli si sono moltiplicati in questi anni e che sono stati protagonisti della solidarietà bolivariana, dall’Ex-OpG alla GAlleЯi@rt, dal Comitato Vele di Scampia, al Comitato di difesa dell'Ospedale "San Gennaro", dalla costituente di Bagnoli, ai lavoratori in lotta di "Almaviva". A loro serve trarre insegnamenti dalla Rivoluzione Bolivariana e sperimentarli nella pratica. Questo vuol dire fare la solidarietà al Venezuela, è praticare sui nostri territori, in Italia, quella costruzione rivoluzionaria di cui parliamo. Costruire e Organizzare Potere Popolare, è qui la centralità delle nostre scelte, è qui il Potere Costituente in Azione, fonte di qualsiasi legittimo potere costituito. 

Il Comandante Chávez ci ha sempre insegnato questo, questo facciamo, e questo continueremo a fare. Sviluppando la solidarietà, sulla scorta dell'esempio bolivariano a Napoli stiamo creando le condizioni perché diventi punto di riferimento in tutto il paese. 

Il nodo napoletano e campano, inoltre chiede al nodo di Roma e del Lazio la massima collaborazione per facilitare il dialogo istituzionale in appoggio alle scelte e le decisioni della Rete fin qui assunte.

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