Il 28 aprile 2012 si costituisce a Firenze l’Alleanza Lavoro Beni Comuni e Ambiente
(ALBA), promossa da Lucarelli, Mattei, Viale, Ginsborg e altri intellettuali
democratici, esponenti della società civile e della sinistra borghese. Diversi
gli aspetti positivi e costruttivi che emergono, dalla proposta che “cinque
regioni coraggiose” si rifiutino di rispettare l’articolo che pone nella
Costituzione il pareggio di bilancio (Lucarellli) all’orientamento di passare
dall’essere “supplicanti” ad “attori” (Ginsborg). La cosa migliore è stata la
proposta di costituire un Comitato di Liberazione Nazionale (Mattei). Un
Comitato di Liberazione Nazionale sarebbe un passo decisivo per dare alle
proteste, alle mobilitazioni che attraversano tutto il paese (come anche alle
forme di ribellione disperata e individuale) uno sbocco pratico, politico, una
prospettiva di successo.
Formare il CNL o puntare tutto sulle
elezioni del 2013, queste sono le due tendenze che si confronteranno e si scontreranno
all’interno dell’ALBA (lo scontro proseguirà terminando con il prevalere della
linea elettoralista che porterà l’organismo a una pesantissima sconfitta e alla
sua rapida fine).
Sempre nel 2012, all’assemblea
autoconvocata del 26 maggio al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, Carlo Gugliemi
del Forum Diritti/Lavoro nonché legale USB con riferimento alla lotta di
liberazione irlandese del 1915-1920, dice: “il rivoluzionario irlandese Michael
Collins dopo la repressione della rivolta di Pasqua del 1916, in un contesto di
guerra, diede indicazione al movimento di autoproclamarsi Repubblica irlandese
e iniziare a governare il paese nella fase stessa dell’occupazione inglese in
corso. Oggi il movimento di resistenza del nostro paese deve prendere atto che
siamo in guerra e che bisogna fare come fece Collins in Irlanda, dobbiamo agire
come se la Repubblica del 99% già esistesse”.
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