"[...] nel periodo romantico della lotta, dello Sturm und Drang popolare, tutto l’interesse si appunta sulle armi più immediate, sui problemi di tattica, in politica e sui minori problemi culturali nel campo filosofico. Ma dal momento in cui un gruppo subalterno diventa realmente autonomo ed egemone suscitando un nuovo tipo di Stato, nasce concretamente l’esigenza di costruire un nuovo ordine intellettuale e morale, cioè un nuovo tipo di società e quindi l’esigenza di elaborare i concetti più universali, le armi ideologiche più raffinate e decisive. [...] Si può così porre la lotta per una cultura superiore autonoma; la parte positiva della lotta che si manifesta in forma negativa e polemica con gli a‑ privativi e gli anti‑ (anticlericalismo, ateismo, ecc.). Si dà una forma moderna e attuale all’umanesimo laico tradizionale che deve essere la base etica del nuovo tipo di Stato." (Antonio Gramsci, Q 11, nota 70)

mercoledì 15 febbraio 2017

LA RIVOLTA AL CARCERE DI FIRENZE. ERA IL 24 FEBBRAIO 1974


Oggi quello che era il carcere principale di Firenze, quello delle Murate, è diventato un complesso molto elegante, inclusivo di bar dove si fanno dibattiti e cultura, il che sembrerebbe un passo avanti, non fosse che di posti del genere a Firenze ce ne sono sempre stati e sono stati le Case del Popolo, e non fosse che dall’intero quartiere di Santa Croce sono stati espulsi i proletari e sono arrivati tutta una serie di altri soggetti di vario genere che avevano in comune il fatto di poter pagarsi pagare una casa in un luogo dove i prezzi sono saliti a livelli irraggiungibili da chi vive di uno stipendio mensile. Il quartiere si è trasformato in luogo di ritrovo per una sinistra borghese che non crede nella possibilità della trasformazione rivoluzionaria della società, ma che ci tiene a presentarsi come diversa, a circondarsi di finezze etniche, di tè esotici, di cibi e indumenti finti poveri, e cianfrusaglie di ogni genere. Allo scopo di favorire questa trasformazione del quartiere il carcere fu chiuso e spostato in periferia, a Sollicciano, anche come misura per prevenire future rivolte, difficili da gestire in un’area metropolitana che si è strutturata a partire dalla fine del medioevo. Il processo continua, come si vede in http://www.stamptoscana.it/articolo/toscana-cronaca/presidio-in-via-dei-pepi-cosi-si-svuota-il-centro-storico-e-si-aprono-le-porte-alla-speculazione.
Per conoscere la storia di Firenze come era, e come potrà tornare a essere, compagni e compagne del Fondo Comunista hanno organizzato una iniziativa interessante, di cui diamo notizia sotto. Il 41 bis, di cui si parla, è l’articolo che fu adottato per isolare i rivoluzionari prigionieri. È usato ancora oggi per impedire, tra l’altro, di inviare loro libri (vedi http://www.repubblica.it/cronaca/2017/02/08/news/consulta_legittimo_divieto_libri_a_detenuti_41_bis-157875883/)

COMMISSIONE GRAMSCI DEL PARTITO DEI CARC 


24 FEBBRAIO 1974
"Sparano i poliziotti, muore Giancarlo Del Padrone” 
DAL MOVIMENTO DEI PROLETARI PRIGIONIERI AL 41 BIS

"Il 24 febbraio 1974 scoppia la rivolta al vecchio carcere delle Murate. Un gruppo di detenuti sale sul tetto in segno di protesta ma la repressione non tarda ad arrivare, brutale e folle: un agente di custodia spara una raffica di mitra, uccidendo il ventenne Giancarlo Del Padrone e ferendo altri quattro carcerati. Nel frattempo l’eco della rivolta è giunta all’esterno del complesso e molte persone si radunano sotto il carcere per assediarlo; si intonano cori di solidarietà e gli stracci insanguinati di Giancarlo e i feriti vengono gettati dal tetto per farne degli striscioni. Particolare è la composizione sociale fra i detenuti fiorentini: un proletariato che quotidianamente vive di espedienti e per cui il carcere rappresenta, prima o poi, una tappa quasi obbligata. La nottata di assedio si conclude con duri scontri tra polizia e manifestanti e con l’intero quartiere di Santa Croce invaso dal fumo dei lacrimogeni e dai rastrellamenti degli agenti."

Il COLLETTIVO VICTOR JARA compose la canzone "Le Murate" nell'immediatezza dei fatti del 24 febbraio 1974. In https://www.youtube.com/watch?v=HxR1VwvTg6s. La voce è di Chiara Riondino.


24 FEBBRAIO 2017

Ne parliamo e lo ricordiamo al FONDO COMUNISTA, ricollegando i fatti di allora al presente del proletariato in carcere. Il 1974 è l'anno delle rivolte carcerarie in tutta Italia: il risultato fu la "Legge Gozzini". Ora come allora, in galera ci stanno i proletari, italiani e immigrati: la stretta repressiva, le condizioni sempre peggiori, le morti in carcere, il 41 bis.

ORE 18,30 AL FONDO COMUNISTA
VIA ROCCA TEDALDA 277 - CASE MINIME DI ROVEZZANO
Capolinea bus 14 via Ripa - Stazione FS Firenze Rovezzano (treno da FI-SMN ore 17,35)

- Ricordo, testimonianze dirette e dibattito
- Presentazione e esposizione di materiale del periodo

Seguirà CENA DI FINANZIAMENTO (ore 20,30)
EURO 10

- Antipasto di crostini con crema di formaggio sardo
- Pasta e ceci (vegetariana)
- Torte salate (vegetariane)
- Rosticciana in umido
- Patate lesse
- Dolci casalinghi

Nessun commento:

Posta un commento