"[...] nel periodo romantico della lotta, dello Sturm und Drang popolare, tutto l’interesse si appunta sulle armi più immediate, sui problemi di tattica, in politica e sui minori problemi culturali nel campo filosofico. Ma dal momento in cui un gruppo subalterno diventa realmente autonomo ed egemone suscitando un nuovo tipo di Stato, nasce concretamente l’esigenza di costruire un nuovo ordine intellettuale e morale, cioè un nuovo tipo di società e quindi l’esigenza di elaborare i concetti più universali, le armi ideologiche più raffinate e decisive. [...] Si può così porre la lotta per una cultura superiore autonoma; la parte positiva della lotta che si manifesta in forma negativa e polemica con gli a‑ privativi e gli anti‑ (anticlericalismo, ateismo, ecc.). Si dà una forma moderna e attuale all’umanesimo laico tradizionale che deve essere la base etica del nuovo tipo di Stato." (Antonio Gramsci, Q 11, nota 70)

giovedì 2 febbraio 2017

SI LICENZIA L’AMMINISTRATORE, NON IL LAVORATORE. Cronaca di un confronto tra Luigi Sito, Segretario generale del Sindacato Lavoratori in Lotta, Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, e altri.

Il due febbraio il segretario generale del Sindacato Lavoratori in Lotta (SLL) di Napoli invia a questa Commissione Gramsci il resoconto di un confronto avvenuto a metà gennaio, che pubblichiamo.

Commissione Gramsci


La Napoli servizi è una azienda partecipata del Comune di Napoli con circa duemila dipendenti. Il 17 gennaio 2017 c’è stato un  incontro tra il sindaco Luigi De Magistris, l’assessore al lavoro Enrico Panini, il direttore generale e capo gabinetto del comune di Napoli Attilio Auricchio e tutte le Organizzazioni Sindacali della Napoli servizi per chiedere la rimozione dell’amministratore unico dell’azienda Mimmo Allocca e il reintegro di un suo dipendente Sergio Vitiello, licenziato dallo stesso Allocca.
Prima di entrare in dettaglio sull’incontro, è utile avere conoscenza dello sviluppo delle relazioni sindacali nei mesi precedenti. Nel maggio del 2016, le organizzazioni sindacali: SLL, USB e CGIL proposero un referendum su:
1. Abolizione dei superminimi dei dirigenti;
2. Sanità integrativa (per i lavoratori che non hanno i mezzi per curarsi interviene la società);
3. Livelli di inquadramento delle basse qualifiche.
Il referendum è stato ostacolato da altre organizzazioni sindacali  come: UIL, CISL, UGL e Fiadel, che hanno minacciato di non votare e hanno fatto propaganda perché i lavoratori non lo facessero.
Al referendum invece ha partecipato il 90% dei lavoratori, con la vittoria del 72% a favore delle proposte sopra indicate. La vittoria del referendum ha costretto gli altri sindacati, che rappresentano la maggioranza dei lavoratori in azienda, a smettere di mantenere il ruolo di sponda all’azienda che sempre avevano mantenuto. Unire i lavoratori facendoli partecipare al referendum ha spiazzato le organizzazioni sindacali contrarie, spinte ad arretrare dalla vittoria del 72%.

Il 17 gennaio la delegazione dei sindacati  all’ingresso del palazzo S. Giacomo, dove ha sede il Municipio, ha iniziato con una presa di posizione ferma, per non limitare l’incontro col sindaco solo ai dirigenti sindacali ma peri far partecipare anche alcuni lavoratori. La cosa in parte è riuscita, e infatti i rappresentanti sindacali dai quattordici previsti sono diventati trenta circa. Del SLL, da due che eravamo previsti siamo saliti a cinque. Alla riunione ha preso subito la parola Pasquale Visconti, segretario provinciale del SLL dichiarando ad alta voce: “Prima di iniziare poniamo la questione del lavoratore licenziato, che deve essere riassunto a breve termine”. La parola è passata ai rappresentanti dei sindacati confederali i quali hanno appoggiato la nostra richiesta, cioè di far rientrare il licenziato. Riguardo all’amministratore però parlavano solo di ridimensionare il suo ruolo a differenza di noi che dichiaravamo in modo categorico la necessità di estrometterlo.
Il segretario della CGIL ci teneva a chiudere il suo intervento con la frase: ”Noi non siamo conflittuali ma per la soluzione pacifica!” Il resto degli interventi continuava sulla stessa linea e tono del rappresentante della  CGIL. Questo modo di parlare poco chiaro non permette di capire in che posizione uno sta. Dubito che lo stesso de Magistris avesse chiaro il problema che stavamo trattando. Questo modo poco chiaro è quello di cui parlava Lenin quasi cento anni fa, ed è quello di chi “sfugge sempre all’impostazione precisa e definitiva di un problema, va alla ricerca di una risultante, si contorce come una serpe fra punti di vista che si escludono a vicenda, cercando di “essere d’accordo” sia con l’uno sia con l’altro, riducendo le sue divergenze a piccoli emendamenti, a dubbi, a pii e innocenti desideri, ecc. ecc.”[1]
Luigi Sito, segretario generale del SLL, a questo punto ha detto: “Prima di tutto chiediamo il ritiro del licenziamento di Sergio Vitiello, e poi voglio dire una cosa a Giovanni, segretario provinciale della CGIL: “Compagno, sei antistorico, perché non vedi che lo sviluppo dell’umanità dagli uomini delle caverne fino a oggi è avvenuto con conflitti e guerre. Non è stato anche il caso di questo sindaco che, giustamente, si è messo in conflitto col governo Renzi?
Il sindaco ha commentato che “quando è necessario ci vuole il conflitto”. Sito gli ha detto: “Sindaco, o Luigi come ti devo chiamare, un anno fa a nome del SLL ti avevo detto che il sig. Allocca era incompatibile con noi e con i lavoratori, perché tutto quello che sapeva dire e che continua a dire è che comanda lui. Noi invece ribadiamo che la Napoli Servizi è dei lavoratori e dei cittadini napoletani. Quelli di Allocca sono atteggiamenti camorristici, ed è lui che deve essere licenziato. Se questo non succede ce la vediamo noi!” Ha concluso rivolgendosi direttamente al sindaco: “In questo caso ti assumi tu tutte le responsabilità!”.
Il sindaco dopo il nostro intervento, ha detto di aver ben compreso la situazione che però, essendo complicata, richiedeva una settimana di tempo per capire il da farsi. Dopo la riunione la maggior parte dei lavoratori, che avevano assistito con grande interesse all’incontro, si sono complimentati per il nostro intervento deciso e diretto.
Trascorsa una settimana, l’assessore al lavoro Panini ci ha informato delle decisioni prese e cioè che l’amministratore Allocca era stato commissariato. Nell’attesa che vengano nominati il direttore generale e il responsabile delle relazioni sindacali, i sindacati si rivolgeranno direttamente all’amministrazione comunale nelle persone del sindaco e dell’assessore Panini. Non appena verrà eletto il responsabile delle relazioni sindacali il primo compito che dovrà affrontare riguarda proprio la riassunzione del lavoratore licenziato da Allocca.

Abbiamo anche proposto a De Magistris il cambio del contratto in meglio, e lui ha detto di essere d’accordo con i lavoratori «ad avviare una valutazione delle condizioni e dei costi per addivenire ad un assetto contrattuale, diverso e migliorativo da quello in corso».

Sindacato Lavoratori in Lotta–per il sindacato di classe.
Luigi Sito, Segretario generale.
Napoli, 2 febbraio 2017




[1] Stalin , Questioni del leninismo, “Sulla deviazione di destra nel PC(b) dell’URSS, 1926.

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