"[...] nel periodo romantico della lotta, dello Sturm und Drang popolare, tutto l’interesse si appunta sulle armi più immediate, sui problemi di tattica, in politica e sui minori problemi culturali nel campo filosofico. Ma dal momento in cui un gruppo subalterno diventa realmente autonomo ed egemone suscitando un nuovo tipo di Stato, nasce concretamente l’esigenza di costruire un nuovo ordine intellettuale e morale, cioè un nuovo tipo di società e quindi l’esigenza di elaborare i concetti più universali, le armi ideologiche più raffinate e decisive. [...] Si può così porre la lotta per una cultura superiore autonoma; la parte positiva della lotta che si manifesta in forma negativa e polemica con gli a‑ privativi e gli anti‑ (anticlericalismo, ateismo, ecc.). Si dà una forma moderna e attuale all’umanesimo laico tradizionale che deve essere la base etica del nuovo tipo di Stato." (Antonio Gramsci, Q 11, nota 70)

sabato 14 gennaio 2017

FINE DELL’UNITA'

Matteo Renzi è un boia, e tra le varie boiate assegnategli come compito, una era l’eliminazione del giornale fondato da Antonio Gramsci. In perfetto stile da Repubblica Pontificia, di uno che quando succede un disastro la colpa non è sua, di uno che manda avanti altri quando viene fuori il sudiciume dell’opera, ha usato Sergio Staino, come fece quello che dopo avere avuto una palata in faccia svoltato l’angolo, la palata della sconfitta il 4 dicembre del SI al referendum, torna indietro e, coprendosi la bocca perché la palata gli fa parecchio male, torna indietro e dice all’amico: “Vai avanti te, che a me mi vien da ridere.” I dettagli dell’evento in http://www.carc.it/2017/01/14/italia-sergio-staino-fine-di-un-dissociato/.

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