LA COMMISSIONE GRAMSCI DEL PARTITO DEI CARC STA PROMUOVENDO E SEGUENDO IL DIBATTITO IN CORSO IN CAMPANIA TRA VARI SOGGETTI POLITICI, UNO DEI QUALI E’ LA FEDERAZIONE CAMPANA DEL PARTITO. PUBBLICHIAMO QUI UN SUO ULTIMO COMUNICATO, INVITANDO A INTERVENIRE TUTTI GLI INTERESSATI, COLLETTIVI E SINGOLI, A PARTECIPARE , OLTRE CHE TRAMITE I MEZZI INFORMATICI, ANCHE NELLE INIZIATIVE DI DISCUSSIONE COLLETTIVA COME QUELLA DEL 29 GENNAIO DI CUI QUESTO DOCUMENTO DA’ INFORMAZIONE.
COMMISSIONE GRAMSCI
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Partito dei Comitati di Appoggio alla
Resistenza - per il Comunismo (P.CARC)
Segreteria Federale Campania (SFC)
Via Battistello Caracciolo, 15 – 80100 Napoli – Tel.
3496631080
Sul
tentativo di estromettere il Partito dei CARC da Villa Medusa occupata.
Comunicato
della Segreteria Federale Campania.
Napoli, 27 gennaio 2017
A CHI GIOVA
IL TENTATIVO DI CACCIARE IL PARTITO DEI CARC DA VILLA MEDUSA?
Un episodio grave che ostacola
la costruzione di un fronte comune e alimenta la “guerra tra bande”
A distanza di poco più di 24 ore
dall'assemblea di gestione dell'occupazione di Villa Medusa ci troviamo a
riflettere su quanto di grave è avvenuto l’altro ieri sera, quando i compagni del
Partito dei CARC che partecipavano a quell’assemblea sono stati invitati ad
abbandonare i locali dell’occupazione poiché esponenti di un “partito” politico
e tacciati di essere persone non gradite. Ci troviamo, così, a ragionare sulla
necessità di affrontare il dibattito franco aperto sulle ragioni di ciò che è
avvenuto e di come si sia giunti a questo punto.
Il Partito dei CARC ha occupato Villa
Medusa nel 2012 e ben presto si sono uniti a noi le compagne e i compagni del
Laboratorio politico Iskra. Successivamente, l'associazione degli anziani
rimasta orfana di un luogo fisico dove potersi incontrare e trascorrere tempo
ricreativo è stata giustamente ospitata in Villa, diventandone parte integrante.
Da allora diverse sono state le iniziative messe in campo e le attività si sono
moltiplicate: con i bambini e con i loro stessi genitori, con i giovani rapper
del territorio, con i disoccupati, con gli studenti, con gli attivisti
ambientali, con i mercatini bio e la palestra popolare, ecc. Mentre la lotta per
riconquistare alla collettività quel palazzo andava avanti, dentro e fuori
Villa Medusa, con manifestazioni e con incontri al Comune di Napoli, superando
le difficoltà e i bastoni tra le ruote che la X Municipalità, feudo (all'epoca
ancora) del PD, metteva all'occupazione. In Villa si sono tenuti dibattiti
importanti: sulla situazione generale del mondo e del paese, sul ruolo dei
comunisti per trasformare lo stato di cose presente, su parte del bilancio che
i comunisti traggono dalla loro storia, si è avviata l'assemblea popolare di
Bagnoli contro il Commissariamento, si è studiato e si studia, non solo perché
ora c'è un'aula studio e la biblioteca, ma perché sono stati promossi più di un
corso di studio collettivo sul Manifesto Programma del (nuovo)PCI e iniziative
di lettura pubblica di materiali politici, documenti, articoli. Sono state
fatte iniziative di autofinanziamento delle organizzazioni comuniste e delle
associazioni del territorio. Si è contribuito anche a sloggiare il PD dalla
Municipalità ed alla elezione di giovani compagni espressione delle lotte sociali
del territorio come Diego Civitillo prima, oggi Presidente della Municipalità e
la nomina di Gianni Grilli poi. Insomma una politica attiva e negli interessi
delle masse popolari!
Il Partito dei CARC ha dato un
significativo contributo all'avvio di tutto questo e fin dal 2012, dall'occupazione
di quell'immobile, usufruiva di una stanza per conservare materiale di studio e
di divulgazione della concezione comunista del mondo. Poco prima di morire, il
nostro compagno Vittorio Agnino aveva portato in Villa una sua personale
collezione di riviste politiche d'epoca per metterle a disposizione della
biblioteca popolare e dare avvio al processo di costruzione di un centro di
documentazione. Materiale, poco o molto costoso non fa differenza, che
sicuramente è prezioso per chi, come il nostro Partito, non riceve
finanziamenti né da padroni né da enti pubblici o statali. Un Partito che tutto
quanto fa lo fa in pieno autofinanziamento ed autorganizzazione, per metterlo a disposizione delle masse popolari.
Sempre.
Ecco, francamente troviamo singolare
che a distanza di quasi 5 anni, solo l’altra sera, ci venga detto che la nostra
presenza, la presenza del Partito dei CARC, non è gradita perché siamo un “partito”
politico, come se fossimo un partito qualsiasi, uguale a quelli che hanno
speculato sulla pelle degli operai e delle masse popolari o che parassitariamente
drenano soldi pubblici! Soprattutto, ci pare quanto meno ipocrita che proprio
ora si tenti di metterci alla porta perché avremmo pubblicato in rete, sul blog
della Commissione Gramsci del Partito dei CARC, http://rinascitadigramsci.blogspot.it)
un appuntamento di discussione politica sulla lotta ideologica in corso nel
movimento alle concezioni che la sinistra borghese diffonde, lotta che è stata
oggetto dell'assemblea pubblica del 12 gennaio scorso tenutasi nei locali
dell'ex Asilo Filangeri e promossa dalla Rete dei Comunisti. Singolare e ipocrita
poiché da quando Villa Medusa è stata aperta, il Partito dei CARC ha sede anche
lì, perché il Partito dei CARC ha aperto Villa Medusa!
È vero, dal 2015 abbiamo iniziato a
scontare delle difficoltà organizzative e di partecipazione alle attività collettive
della Villa per via di una serie di diserzioni e di fuoriuscite dal Partito, ma
dal 2016 stiamo lavorando alla riorganizzazione delle nostre forze su quel territorio, al fine di contribuire, di più e
meglio, alla lotta di classe che ha toccato punte particolarmente importanti
proprio a Bagnoli e, nello specifico, nella battaglia contro il
commissariamento. Alla fine di quest'anno abbiamo perso la colonna portante del
Partito sul campo: la malattia prima e la morte poi del compagno Vittorio Agnino
ci ha costretto ad accelerare questo processo di riorganizzazione.
Ci lascia, però, quantomeno basiti che, a poche settimane dai funerali
del nostro compagno che proprio in Villa ha speso la sua attività fino
all'ultimo giorno, si tenti di buttarci fuori affermando che Vittorio
partecipava alle attività della Villa a titolo individuale e non a nome e per
conto del Partito tutto! Sia ben chiaro, Vittorio, schierato sempre dalla parte
del proletariato, che mai ha ceduto a lusinghe dei padroni o di troppo facili
personalismi, è stato ed è tutt'oggi un
esempio di militanza comunista e dedizione alla causa, un compagno per il quale
le scelte individuali erano subordinate a quelle del collettivo, le scelte
personali rimesse sempre all’orientamento del Partito. Perché Vittorio, in
Villa, era il Partito!
Così come ci ha amareggiato profondamente quando, una settimana fa, si è
sfondata la porta della nostra sede, quella che Vittorio puliva e ordinava con
cura puntualmente, per poi addurre alla banale scusa di non sapere dove mettere
le riviste politiche che Vittorio stesso aveva lasciato lì. Quanto meno strano,
visto che più d'una stanza a Villa Medusa è completamente vuota.
Francamente, riteniamo questi gesti
provocatori, pretestuosi e offensivi. Gesti di chi cerca lo scontro, più che il
dibattito politico. Gesti di chi il dibattito politico non sa farlo e vi
sostituisce la guerra tra bande. E invece no! Noi non siamo bottegai! Siamo
comunisti o almeno aspiriamo ad esserlo ed a comportarci da tali. Noi
preferiamo parlare chiaro e pubblicamente! Pensiamo che parlar chiaro sia
necessario anche per contrastare le cattive abitudini da preti e cardinali,
quelle della politica da dietro le quinte, da manovratori occulti, quella che
tende trappole e poi accoltella a tradimento.
Diciamo, dunque, chiaramente, che per
noi in Villa Medusa non ci sono nemici, ma compagni. Compagni con cui
condividiamo la prospettiva di costruire un mondo migliore qui ed ora, anche
procedendo per vie diverse e con modi differenti. Compagni con i quali vorremmo
far valere innanzitutto quello che ci unisce piuttosto che le differenze.
Compagni con i quali crediamo sia utile discutere e confrontarsi, fare
dibattito franco e aperto basato sulla critica e sull’autocritica quale metodo
per una crescita collettiva, ragionare della fase e della situazione generale,
della costruzione di programmi comuni e metodi di lavoro, definire linee
generali di sviluppo e linee particolari di intervento. Compagni con i quali
costruire unità d’azione più avanzata e favorire scambio di esperienze.
Compagni con i quali contrastare, incondizionatamente gli attacchi della
repressione. Compagni, in definitiva, con i quali fare fronte comune contro il
comune nemico e contribuire, così, allo sviluppo della mobilitazione rivoluzionaria.
Con la stessa chiarezza diciamo che
il tentativo di estrometterci dagli spazi di Villa Medusa non giova alla
dialettica politica della costruzione di un’alternativa, ma consideriamo che giovi
unicamente al nemico di classe, alla borghesia e probabilmente a chi intende
reggerle la coda. Chiediamo di riflettere su questo.
Noi non faremo un passo indietro! Non
lo faremo, onorando così il lavoro di Vittorio e del Partito. Non lo faremo
perché non arretrare è negli interessi della maggioranza delle masse popolari.
Noi siamo parte integrante di Villa
Medusa ed è secondario chi dei nostri compagni o nostre compagne sta lì a
lavorare, intervenire o a farci riunioni. Noi vogliamo contribuire allo
sviluppo di quella esperienza così come contribuiamo, sempre lealmente e
lottando per superare i nostri limiti, allo sviluppo di tante altre esperienze
di costruzione di un potere nuovo, quello della masse popolari organizzate.
Per questa ragione abbiamo avviato nelle stanze della
Villa, da due mesi circa, i lavori di un gruppo di giovani per la diffusione
della cultura proletaria. Per questa ragione continueremo a farlo, così come
continueremo a promuovere letture collettive dei nostri materiali e corsi di
studio, conferenze e assemblee.
Siamo pronti a ricevere tutte le
critiche del caso per migliorare la nostra pratica. Così come contribuiremo a
riportare la discussione politica nel comitato di gestione ogni volta.
In questo senso ed in questa
prospettiva, condividiamo pienamente quanto affermato dai compagni del
Laboratorio politico Iskra nell'assemblea nazionale del 22 gennaio scorso, a
Roma, per il NO sociale alla riforma costituzionale: “costruire il fronte di
forze che dia continuità alla vittoria del referendum”. Chiediamo a quei
compagni: rispetto a quanto dichiarato, quale posizione assumono su quanto sta
accadendo in Villa Medusa? Come si traduce ciò che hanno affermato a Roma con
l'attività quotidiana in uno spazio liberato assieme ad altri compagni? Se
Iskra ha delle critiche da fare al Partito dei CARC che le faccia, deve farlo!
Le faccia, però, apertamente! Contribuendo anche
così ad alzare il livello di dibattito politico in città! Questo è quello
che chiediamo.
Domenica 29 gennaio saremo ancora a
Villa Medusa. Dalla mattina, per ordinare i giornali lasciati da Vittorio per la biblioteca
popolare e il centro di documentazione e, a partire dalle ore 16.00, per fare una discussione politica, aperta,
pubblica, a cui invitiamo tutti a partecipare. Discuteremo di come non farci
strappare la vittoria referendaria del 4 dicembre scorso, di come dar seguito
alla lotta per l'applicazione delle parti progressiste della Costituzione, del
ruolo dei comunisti in questa fase, della lotta tra linee oggi in corso nel
movimento delle masse popolari e di come contribuire a far avanzare il processo
di costruzione di un'alternativa di governo per i nostri territori, per il paese
intero.
Noi vogliamo vincere! Noi possiamo
vincere! Fare fronte comune, invece che frammentarsi, è una delle condizioni
della vittoria e un passo sostanziale in questa direzione. La direzione che
perseguiamo e invitiamo a perseguire tutti quanti non hanno perso fiducia di
settori più avanzati della classe operaia, dei lavoratori, delle masse
popolari, tutti coloro che da anni si impegnano nel costruire fronti di lotta,
tutti coloro che conducono generosamente e con onestà lotte rivendicative o di
resistenza, tutti coloro che non hanno rinnegato la storia del movimento
comunista e le sue prospettive. Lo facciamo convinti che è inutile rivendicare
oltre ai vertici della Repubblica Pontificia, che non possono né vogliono dare
oltre alle masse popolari. Lo facciamo convinti che sia tempo di assumersi
responsabilità politica diretta, imparando ad essere dirigenti del processo di
costruzione di un governo di emergenza che sia punto di riferimento per il
movimento delle masse popolari che cresce, si organizza, si coordina, si
articola. Questo è il nuovo che sta nascendo e che esige di nascere
completamente. Questo è quello che faremo. Questo è quello che invitiamo a
fare. Anche in Villa Medusa.
La Segreteria
Federale Campania
Partito dei CARC
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