"[...] nel periodo romantico della lotta, dello Sturm und Drang popolare, tutto l’interesse si appunta sulle armi più immediate, sui problemi di tattica, in politica e sui minori problemi culturali nel campo filosofico. Ma dal momento in cui un gruppo subalterno diventa realmente autonomo ed egemone suscitando un nuovo tipo di Stato, nasce concretamente l’esigenza di costruire un nuovo ordine intellettuale e morale, cioè un nuovo tipo di società e quindi l’esigenza di elaborare i concetti più universali, le armi ideologiche più raffinate e decisive. [...] Si può così porre la lotta per una cultura superiore autonoma; la parte positiva della lotta che si manifesta in forma negativa e polemica con gli a‑ privativi e gli anti‑ (anticlericalismo, ateismo, ecc.). Si dà una forma moderna e attuale all’umanesimo laico tradizionale che deve essere la base etica del nuovo tipo di Stato." (Antonio Gramsci, Q 11, nota 70)

venerdì 27 gennaio 2017

A CHI GIOVA IL TENTATIVO DI CACCIARE IL PARTITO DEI CARC DA VILLA MEDUSA?

LA COMMISSIONE GRAMSCI DEL PARTITO DEI CARC STA PROMUOVENDO E SEGUENDO IL DIBATTITO IN CORSO IN CAMPANIA TRA VARI SOGGETTI POLITICI, UNO DEI QUALI E’ LA FEDERAZIONE CAMPANA DEL PARTITO. PUBBLICHIAMO QUI UN SUO ULTIMO COMUNICATO, INVITANDO A INTERVENIRE TUTTI GLI INTERESSATI, COLLETTIVI E SINGOLI, A PARTECIPARE , OLTRE CHE TRAMITE I MEZZI INFORMATICI, ANCHE NELLE INIZIATIVE DI DISCUSSIONE COLLETTIVA COME QUELLA DEL 29 GENNAIO DI CUI QUESTO DOCUMENTO DA’ INFORMAZIONE.

COMMISSIONE GRAMSCI

--------------------------------------------------------



Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (P.CARC)
Segreteria Federale Campania (SFC)
Via Battistello Caracciolo, 15 – 80100 Napoli – Tel. 3496631080



Sul tentativo di estromettere il Partito dei CARC da Villa Medusa occupata.
Comunicato della Segreteria Federale Campania.


Napoli, 27 gennaio 2017


A CHI GIOVA IL TENTATIVO DI CACCIARE IL PARTITO DEI CARC DA VILLA MEDUSA?
Un episodio grave che ostacola la costruzione di un fronte comune e alimenta la “guerra tra bande”


A distanza di poco più di 24 ore dall'assemblea di gestione dell'occupazione di Villa Medusa ci troviamo a riflettere su quanto di grave è avvenuto l’altro ieri sera, quando i compagni del Partito dei CARC che partecipavano a quell’assemblea sono stati invitati ad abbandonare i locali dell’occupazione poiché esponenti di un “partito” politico e tacciati di essere persone non gradite. Ci troviamo, così, a ragionare sulla necessità di affrontare il dibattito franco aperto sulle ragioni di ciò che è avvenuto e di come si sia giunti a questo punto.

Il Partito dei CARC ha occupato Villa Medusa nel 2012 e ben presto si sono uniti a noi le compagne e i compagni del Laboratorio politico Iskra. Successivamente, l'associazione degli anziani rimasta orfana di un luogo fisico dove potersi incontrare e trascorrere tempo ricreativo è stata giustamente ospitata in Villa, diventandone parte integrante. Da allora diverse sono state le iniziative messe in campo e le attività si sono moltiplicate: con i bambini e con i loro stessi genitori, con i giovani rapper del territorio, con i disoccupati, con gli studenti, con gli attivisti ambientali, con i mercatini bio e la palestra popolare, ecc. Mentre la lotta per riconquistare alla collettività quel palazzo andava avanti, dentro e fuori Villa Medusa, con manifestazioni e con incontri al Comune di Napoli, superando le difficoltà e i bastoni tra le ruote che la X Municipalità, feudo (all'epoca ancora) del PD, metteva all'occupazione. In Villa si sono tenuti dibattiti importanti: sulla situazione generale del mondo e del paese, sul ruolo dei comunisti per trasformare lo stato di cose presente, su parte del bilancio che i comunisti traggono dalla loro storia, si è avviata l'assemblea popolare di Bagnoli contro il Commissariamento, si è studiato e si studia, non solo perché ora c'è un'aula studio e la biblioteca, ma perché sono stati promossi più di un corso di studio collettivo sul Manifesto Programma del (nuovo)PCI e iniziative di lettura pubblica di materiali politici, documenti, articoli. Sono state fatte iniziative di autofinanziamento delle organizzazioni comuniste e delle associazioni del territorio. Si è contribuito anche a sloggiare il PD dalla Municipalità ed alla elezione di giovani compagni espressione delle lotte sociali del territorio come Diego Civitillo prima, oggi Presidente della Municipalità e la nomina di Gianni Grilli poi. Insomma una politica attiva e negli interessi delle masse popolari!

Il Partito dei CARC ha dato un significativo contributo all'avvio di tutto questo e fin dal 2012, dall'occupazione di quell'immobile, usufruiva di una stanza per conservare materiale di studio e di divulgazione della concezione comunista del mondo. Poco prima di morire, il nostro compagno Vittorio Agnino aveva portato in Villa una sua personale collezione di riviste politiche d'epoca per metterle a disposizione della biblioteca popolare e dare avvio al processo di costruzione di un centro di documentazione. Materiale, poco o molto costoso non fa differenza, che sicuramente è prezioso per chi, come il nostro Partito, non riceve finanziamenti né da padroni né da enti pubblici o statali. Un Partito che tutto quanto fa lo fa in pieno autofinanziamento ed autorganizzazione, per  metterlo a disposizione delle masse popolari. Sempre.
Ecco, francamente troviamo singolare che a distanza di quasi 5 anni, solo l’altra sera, ci venga detto che la nostra presenza, la presenza del Partito dei CARC, non è gradita perché siamo un “partito” politico, come se fossimo un partito qualsiasi, uguale a quelli che hanno speculato sulla pelle degli operai e delle masse popolari o che parassitariamente drenano soldi pubblici! Soprattutto, ci pare quanto meno ipocrita che proprio ora si tenti di metterci alla porta perché avremmo pubblicato in rete, sul blog della Commissione Gramsci del Partito dei CARC, http://rinascitadigramsci.blogspot.it) un appuntamento di discussione politica sulla lotta ideologica in corso nel movimento alle concezioni che la sinistra borghese diffonde, lotta che è stata oggetto dell'assemblea pubblica del 12 gennaio scorso tenutasi nei locali dell'ex Asilo Filangeri e promossa dalla Rete dei Comunisti. Singolare e ipocrita poiché da quando Villa Medusa è stata aperta, il Partito dei CARC ha sede anche lì, perché il Partito dei CARC ha aperto Villa Medusa!

È vero, dal 2015 abbiamo iniziato a scontare delle difficoltà organizzative e di partecipazione alle attività collettive della Villa per via di una serie di diserzioni e di fuoriuscite dal Partito, ma dal 2016 stiamo lavorando alla riorganizzazione delle nostre forze su quel  territorio, al fine di contribuire, di più e meglio, alla lotta di classe che ha toccato punte particolarmente importanti proprio a Bagnoli e, nello specifico, nella battaglia contro il commissariamento. Alla fine di quest'anno abbiamo perso la colonna portante del Partito sul campo: la malattia prima e la morte poi del compagno Vittorio Agnino ci ha costretto ad accelerare questo processo di riorganizzazione.
Ci lascia, però, quantomeno basiti che, a poche settimane dai funerali del nostro compagno che proprio in Villa ha speso la sua attività fino all'ultimo giorno, si tenti di buttarci fuori affermando che Vittorio partecipava alle attività della Villa a titolo individuale e non a nome e per conto del Partito tutto! Sia ben chiaro, Vittorio, schierato sempre dalla parte del proletariato, che mai ha ceduto a lusinghe dei padroni o di troppo facili personalismi, è stato ed è  tutt'oggi un esempio di militanza comunista e dedizione alla causa, un compagno per il quale le scelte individuali erano subordinate a quelle del collettivo, le scelte personali rimesse sempre all’orientamento del Partito. Perché Vittorio, in Villa, era il Partito!
Così come ci ha amareggiato profondamente quando, una settimana fa, si è sfondata la porta della nostra sede, quella che Vittorio puliva e ordinava con cura puntualmente, per poi addurre alla banale scusa di non sapere dove mettere le riviste politiche che Vittorio stesso aveva lasciato lì. Quanto meno strano, visto che più d'una stanza a Villa Medusa è completamente vuota.
Francamente, riteniamo questi gesti provocatori, pretestuosi e offensivi. Gesti di chi cerca lo scontro, più che il dibattito politico. Gesti di chi il dibattito politico non sa farlo e vi sostituisce la guerra tra bande. E invece no! Noi non siamo bottegai! Siamo comunisti o almeno aspiriamo ad esserlo ed a comportarci da tali. Noi preferiamo parlare chiaro e pubblicamente! Pensiamo che parlar chiaro sia necessario anche per contrastare le cattive abitudini da preti e cardinali, quelle della politica da dietro le quinte, da manovratori occulti, quella che tende trappole e poi accoltella a tradimento.

Diciamo, dunque, chiaramente, che per noi in Villa Medusa non ci sono nemici, ma compagni. Compagni con cui condividiamo la prospettiva di costruire un mondo migliore qui ed ora, anche procedendo per vie diverse e con modi differenti. Compagni con i quali vorremmo far valere innanzitutto quello che ci unisce piuttosto che le differenze. Compagni con i quali crediamo sia utile discutere e confrontarsi, fare dibattito franco e aperto basato sulla critica e sull’autocritica quale metodo per una crescita collettiva, ragionare della fase e della situazione generale, della costruzione di programmi comuni e metodi di lavoro, definire linee generali di sviluppo e linee particolari di intervento. Compagni con i quali costruire unità d’azione più avanzata e favorire scambio di esperienze. Compagni con i quali contrastare, incondizionatamente gli attacchi della repressione. Compagni, in definitiva, con i quali fare fronte comune contro il comune nemico e contribuire, così, allo sviluppo della mobilitazione rivoluzionaria.
Con la stessa chiarezza diciamo che il tentativo di estrometterci dagli spazi di Villa Medusa non giova alla dialettica politica della costruzione di un’alternativa, ma consideriamo che giovi unicamente al nemico di classe, alla borghesia e probabilmente a chi intende reggerle la coda. Chiediamo di riflettere su questo.

Noi non faremo un passo indietro! Non lo faremo, onorando così il lavoro di Vittorio e del Partito. Non lo faremo perché non arretrare è negli interessi della maggioranza delle masse popolari.
Noi siamo parte integrante di Villa Medusa ed è secondario chi dei nostri compagni o nostre compagne sta lì a lavorare, intervenire o a farci riunioni. Noi vogliamo contribuire allo sviluppo di quella esperienza così come contribuiamo, sempre lealmente e lottando per superare i nostri limiti, allo sviluppo di tante altre esperienze di costruzione di un potere nuovo, quello della masse popolari organizzate.
Per questa  ragione abbiamo avviato nelle stanze della Villa, da due mesi circa, i lavori di un gruppo di giovani per la diffusione della cultura proletaria. Per questa ragione continueremo a farlo, così come continueremo a promuovere letture collettive dei nostri materiali e corsi di studio, conferenze e assemblee.
Siamo pronti a ricevere tutte le critiche del caso per migliorare la nostra pratica. Così come contribuiremo a riportare la discussione politica nel comitato di gestione ogni volta.

In questo senso ed in questa prospettiva, condividiamo pienamente quanto affermato dai compagni del Laboratorio politico Iskra nell'assemblea nazionale del 22 gennaio scorso, a Roma, per il NO sociale alla riforma costituzionale: “costruire il fronte di forze che dia continuità alla vittoria del referendum”. Chiediamo a quei compagni: rispetto a quanto dichiarato, quale posizione assumono su quanto sta accadendo in Villa Medusa? Come si traduce ciò che hanno affermato a Roma con l'attività quotidiana in uno spazio liberato assieme ad altri compagni? Se Iskra ha delle critiche da fare al Partito dei CARC che le faccia, deve farlo! Le faccia, però, apertamente! Contribuendo anche così ad alzare il livello di dibattito politico in città! Questo è quello che chiediamo.

Domenica 29 gennaio saremo ancora a Villa Medusa. Dalla mattina, per ordinare i giornali lasciati da Vittorio per la biblioteca popolare e il centro di documentazione e, a partire dalle ore 16.00,  per fare una discussione politica, aperta, pubblica, a cui invitiamo tutti a partecipare. Discuteremo di come non farci strappare la vittoria referendaria del 4 dicembre scorso, di come dar seguito alla lotta per l'applicazione delle parti progressiste della Costituzione, del ruolo dei comunisti in questa fase, della lotta tra linee oggi in corso nel movimento delle masse popolari e di come contribuire a far avanzare il processo di costruzione di un'alternativa di governo per i nostri territori, per il paese intero.
Noi vogliamo vincere! Noi possiamo vincere! Fare fronte comune, invece che frammentarsi, è una delle condizioni della vittoria e un passo sostanziale in questa direzione. La direzione che perseguiamo e invitiamo a perseguire tutti quanti non hanno perso fiducia di settori più avanzati della classe operaia, dei lavoratori, delle masse popolari, tutti coloro che da anni si impegnano nel costruire fronti di lotta, tutti coloro che conducono generosamente e con onestà lotte rivendicative o di resistenza, tutti coloro che non hanno rinnegato la storia del movimento comunista e le sue prospettive. Lo facciamo convinti che è inutile rivendicare oltre ai vertici della Repubblica Pontificia, che non possono né vogliono dare oltre alle masse popolari. Lo facciamo convinti che sia tempo di assumersi responsabilità politica diretta, imparando ad essere dirigenti del processo di costruzione di un governo di emergenza che sia punto di riferimento per il movimento delle masse popolari che cresce, si organizza, si coordina, si articola. Questo è il nuovo che sta nascendo e che esige di nascere completamente. Questo è quello che faremo. Questo è quello che invitiamo a fare. Anche in Villa Medusa.

La Segreteria Federale Campania
Partito dei CARC

Nessun commento:

Posta un commento