Oggi quello
che era il carcere principale di Firenze, quello delle Murate, è diventato un complesso
molto elegante, inclusivo di bar dove si fanno dibattiti e cultura, il che
sembrerebbe un passo avanti, non fosse che di posti del genere a Firenze ce ne
sono sempre stati e sono stati le Case del Popolo, e non fosse che dall’intero
quartiere di Santa Croce sono stati espulsi i proletari e sono arrivati tutta
una serie di altri soggetti di vario genere che avevano in comune il fatto di
poter pagarsi pagare una casa in un luogo dove i prezzi sono saliti a livelli
irraggiungibili da chi vive di uno stipendio mensile. Il quartiere si è
trasformato in luogo di ritrovo per una sinistra borghese che non crede nella
possibilità della trasformazione rivoluzionaria della società, ma che ci tiene
a presentarsi come diversa, a circondarsi di finezze etniche, di tè esotici, di
cibi e indumenti finti poveri, e cianfrusaglie di ogni genere. Allo scopo di
favorire questa trasformazione del quartiere il carcere fu chiuso e spostato in
periferia, a Sollicciano, anche come misura per prevenire future rivolte,
difficili da gestire in un’area metropolitana che si è strutturata a partire
dalla fine del medioevo. Il processo continua, come si vede in http://www.stamptoscana.it/articolo/toscana-cronaca/presidio-in-via-dei-pepi-cosi-si-svuota-il-centro-storico-e-si-aprono-le-porte-alla-speculazione.
Per
conoscere la storia di Firenze come era, e come potrà tornare a essere, compagni
e compagne del Fondo Comunista hanno organizzato una iniziativa interessante,
di cui diamo notizia sotto. Il 41 bis, di cui si parla, è l’articolo che fu
adottato per isolare i rivoluzionari prigionieri. È usato ancora oggi per
impedire, tra l’altro, di inviare loro libri (vedi http://www.repubblica.it/cronaca/2017/02/08/news/consulta_legittimo_divieto_libri_a_detenuti_41_bis-157875883/)
COMMISSIONE GRAMSCI DEL PARTITO DEI CARC
24 FEBBRAIO 1974
"Sparano i poliziotti, muore Giancarlo Del
Padrone”
DAL MOVIMENTO DEI PROLETARI PRIGIONIERI AL 41 BIS
"Il
24 febbraio 1974 scoppia la rivolta al vecchio carcere delle Murate. Un gruppo
di detenuti sale sul tetto in segno di protesta ma la repressione non tarda ad
arrivare, brutale e folle: un agente di custodia spara una raffica di mitra,
uccidendo il ventenne Giancarlo Del Padrone e ferendo altri quattro carcerati.
Nel frattempo l’eco della rivolta è giunta all’esterno del complesso e molte
persone si radunano sotto il carcere per assediarlo; si intonano cori di
solidarietà e gli stracci insanguinati di Giancarlo e i feriti vengono gettati
dal tetto per farne degli striscioni. Particolare è la composizione sociale fra
i detenuti fiorentini: un proletariato che quotidianamente vive di espedienti e
per cui il carcere rappresenta, prima o poi, una tappa quasi obbligata. La
nottata di assedio si conclude con duri scontri tra polizia e manifestanti e
con l’intero quartiere di Santa Croce invaso dal fumo dei lacrimogeni e dai
rastrellamenti degli agenti."
Il COLLETTIVO
VICTOR JARA compose la canzone "Le Murate" nell'immediatezza dei
fatti del 24 febbraio 1974. In https://www.youtube.com/watch?v=HxR1VwvTg6s.
La voce è di Chiara Riondino.
24 FEBBRAIO 2017
Ne
parliamo e lo ricordiamo al FONDO COMUNISTA, ricollegando i fatti di allora al
presente del proletariato in carcere. Il 1974 è l'anno delle rivolte carcerarie
in tutta Italia: il risultato fu la "Legge Gozzini". Ora come allora,
in galera ci stanno i proletari, italiani e immigrati: la stretta repressiva,
le condizioni sempre peggiori, le morti in carcere, il 41 bis.
ORE 18,30 AL FONDO COMUNISTA
VIA ROCCA TEDALDA 277 - CASE MINIME DI ROVEZZANO
Capolinea bus 14 via Ripa - Stazione FS Firenze
Rovezzano (treno da FI-SMN ore 17,35)
- Ricordo, testimonianze dirette e dibattito
- Presentazione e esposizione di materiale del periodo
Seguirà CENA DI FINANZIAMENTO (ore 20,30)
EURO 10
- Antipasto di crostini con crema di formaggio sardo
- Pasta e ceci (vegetariana)
- Torte salate (vegetariane)
- Rosticciana in umido
- Patate lesse
- Dolci casalinghi
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