"[...] nel periodo romantico della lotta, dello Sturm und Drang popolare, tutto l’interesse si appunta sulle armi più immediate, sui problemi di tattica, in politica e sui minori problemi culturali nel campo filosofico. Ma dal momento in cui un gruppo subalterno diventa realmente autonomo ed egemone suscitando un nuovo tipo di Stato, nasce concretamente l’esigenza di costruire un nuovo ordine intellettuale e morale, cioè un nuovo tipo di società e quindi l’esigenza di elaborare i concetti più universali, le armi ideologiche più raffinate e decisive. [...] Si può così porre la lotta per una cultura superiore autonoma; la parte positiva della lotta che si manifesta in forma negativa e polemica con gli a‑ privativi e gli anti‑ (anticlericalismo, ateismo, ecc.). Si dà una forma moderna e attuale all’umanesimo laico tradizionale che deve essere la base etica del nuovo tipo di Stato." (Antonio Gramsci, Q 11, nota 70)

sabato 18 ottobre 2014

GRAMSCI, MAESTRO DELLA RIVOLUZIONE SOCIALISTA NEI PAESI IMPERIALISTI

Pubblichiamo l'Avviso ai Naviganti n. 48, pubblicato dal CC del (nuovo) Partito Comunista Italiano, un'interessante introduzione al docufilm Antonio Gramsci - Pensatore e rivoluzionario, filmato utile per destare curiosità e interesse di quelli che ignorano l’opera di Gramsci. Sprone a chè i comunisti italiani conoscano le opere di Gramsci, la concezione che esse diffondono e sulla quale poggiano, ne traggano insegnamenti per affrontare il senso del momento storico e il loro compito: costruire la Rivoluzione.

Avviso ai naviganti 48
17 ottobre 2014


In appendice a questo Avviso ai aviganti, le istruzioni per scaricare gratuitamente il filmato

Antonio Gramsci - Pensatore e rivoluzionario

Presentazione

Libera dai “lacci e laccioli” che l’impetuosa prima ondata della rivoluzione proletaria le aveva imposto e costretta dalla nuova crisi generale del capitalismo, la borghesia imperialista ha nuovamente impresso all’umanità un corso disastroso di miseria, abbrutimento, guerra con in più, rispetto al passato, la devastazione e l’inquinamento del pianeta.
Solo con l’instaurazione del socialismo nei paesi imperialisti cambieremo questo corso delle cose.
Come fare la rivoluzione socialista è il problema decisivo oggi all’ordine del giorno. I comunisti e tutte le persone avanzate e responsabili devono dare risposta a questo problema nella teoria e nella pratica.
Nel secolo scorso i partiti comunisti nati nell’ambito della prima Internazionale Comunista (1919-1943), sulla scia della Rivoluzione d’Ottobre 1917 hanno condotto nei paesi imperialisti lotte prolungate ed eroiche 
  • per la difesa e l’ampliamento dei diritti delle masse popolari nell’ambito della democrazia borghese,
  • per il miglioramento delle condizioni materiali e spirituali delle masse popolari, 
  • contro il nazifascismo, fino alla sua sconfitta nel 1945.
Ma hanno lottato alla cieca, senza una strategia per conquistare il potere e instaurare il socialismo. I risultati lo confermano. La borghesia imperialista e il clero hanno pienamente ripreso il comando e i partiti comunisti dei principali paesi imperialisti si sono trasformati e poi sgretolati fino quasi a dissolversi; a partire dalla fine degli anni ’70 le masse popolari stanno perdendo in tutti i paesi imperialisti quello che avevano conquistato.
Gli uomini hanno bisogno di instaurare il socialismo e sono in grado di farlo. L’instaurazione del socialismo non cade però dal cielo, non è una fatalità, non è il risultato spontaneo dell’evoluzione storica. Ma allo stesso titolo è vero che la non instaurazione del socialismo non è né una fatalità né un caso: è la conseguenza del fatto che quelli che volevano instaurarlo non avevano una strategia giusta o mancavano del tutto di strategia, lottavano alla cieca. 
Ora la borghesia imperialista e in particolare la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti stanno eliminando le conquiste strappate dalle masse popolari nella prima parte del secolo scorso, durante la prima ondata della rivoluzione proletaria che la Rivoluzione d’Ottobre in Russia aveva sollevato nel mondo intero. Oggi fare la rivoluzione socialista è il principale compito per tutta l’umanità, è il compito che decide del nostro avvenire.

Nel secolo scorso Antonio Gramsci è stato l’unico tra i dirigenti comunisti dei paesi imperialisti che ha raccolto l’esortazione fatta da Lenin ai partiti comunisti dei paesi imperialisti nella relazione al IV Congresso dell’Internazionale Comunista (13 novembre 1922 - Cinque anni di rivoluzione russa e le prospettive della rivoluzione mondiale) a studiare la strategia della rivoluzione socialista nei rispettivi paesi. Chiuso nelle carceri fasciste dal 1926 fino all’imminenza della morte nel 1937, Gramsci ha fissato nei Quaderni del carcere preziose riflessioni sulle condizioni, le forme e i risultati della lotta di classe in Italia e più in generale nei paesi imperialisti. In particolare
  • ha mostrato che stante la natura della rivoluzione socialista la sua strategia doveva essere la guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata, che egli per sfuggire alla censura fascista chiama guerra di posizione,
  • ha illustrato la natura del partito comunista nei paesi imperialisti (che per la stessa ragione chiama il Principe moderno) e il ruolo che deve assolvere. 
L’opera di Antonio Gramsci è preziosa per chi vuole imparare dall’esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria per fare la rivoluzione. A questo uso dell’opera di Gramsci si oppongono due ostacoli: ignorarla e travisarla.
Quelli che la travisano presentano e studiano Antonio Gramsci come un grande e originale intellettuale vittima dei fascisti, comunista ma antistalinista se non anche antisovietico. Nel filmato che presentiamo sono gli avversari di questo secondo genere che hanno la parola. Sono sette professori universitari, italiani e francesi, che hanno studiato gli scritti di Gramsci, ma non si occupano essi stessi della materia di cui Gramsci tratta nei suoi scritti: la rivoluzione socialista nei paesi imperialisti. Sono come professori che espongono le idee di un illustre chimico, ma a loro volta non conoscono nulla della chimica, anzi sostengono che non esiste né può esistere una scienza della trasformazione della materia quale invece è la chimica. Gramsci tratta dell’attività con cui gli uomini fanno la loro storia: il marxismo infatti è la scienza di questa attività. I marxisti sostengono che è possibile conoscere scientificamente questa attività ed elaborare una scienza con cui gli uomini da ora in poi possono guidarsi nel fare la loro storia. I professori che parlano in questo filmato presentano invece Gramsci come cultore della dottrina di una misteriosa materia che loro chiamano Prassi. Essi trattano la sua opera alla stregua di una generica opera di filosofia e di storia. Confrontano le idee di Gramsci con le idee di altri filosofi e storici, anziché confrontare le idee di Gramsci con la pratica della rivoluzione socialista in Italia, negli altri paesi europei, negli USA. Trattano di idee anziché trattare della rivoluzione socialista nei paesi imperialisti di cui tratta Gramsci. Quindi non sono loro che possono mostrarci cosa c’è di prezioso per noi nell’opera di Gramsci.
Tuttavia riteniamo che questo filmato sia utile per destare la curiosità e l’interesse di quelli che ignorano l’opera di Gramsci. Per questo lo diffondiamo in mancanza di meglio.
Ci auguriamo che i comunisti e altri italiani di buona volontà siano spronati a studiare le opere di Gramsci e ne traggano insegnamenti per affrontare con successo il nostro compito del momento: la rivoluzione socialista in Italia.
Il filmato Antonio Gramsci - Pensatore e rivoluzionario è diviso in sei parti.
Download gratuito:
(per registrare il filmato sul vostro computer fate click su “Download” dalla pagina che vi si presenta)

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